Deafal, GUS e Vivere Verde a Fabriano con i richiedenti asilo

È in pieno svolgimento il corso pratico di orticoltura che Deafal sta tenendo a Fabriano con i richiedenti asilo assistiti nei progetti di prima accoglienza dalle organizzazioni GUS e Vivere Verde. I partecipanti alla formazione sono una ventina di giovani provenienti da Gambia, Guinea, Afghanistan, Senegal, Nigeria, Ghana e Mali.

Il corso, strutturato su 9 giornate tra marzo e luglio, ha la finalità di sensibilizzare e formare i partecipanti sui temi dell’alimentazione e della produzione agricola. Alcuni dei richiedenti asilo sono cresciuti con una dieta molto carente di verdure, pur avendo esperienze nella produzione. Altri, invece, non si erano mai avvicinati all’agricoltura. Per questi motivi, in vista del termine del programma di protezione, si intende rafforzare la capacità dei ragazzi di prodursi alimenti sani e nutrienti e di accrescere le loro possibilità lavorative con conoscenze tecnico-pratiche adeguate.

Ancora prima della conclusione del percorso alcuni partecipanti stanno effettuando un tirocinio formativo presso aziende agricole della zona, e ci sono buone aspettative per una loro prossima assunzione.

L’approccio del corso è quello che usa solitamente Deafal attraverso l’Agricoltura Organica e Rigenerativa: applicare e fondere tra loro le migliori esperienze a disposizione, cercando la massima resa e la migliore qualità delle colture. La maggior parte delle lezioni si tiene direttamente in campo, dove si possono osservare le manifestazioni del suolo e delle piante dell’orto e intervenire con il contributo di tutti.

I giovani sono stati accompagnati nella conoscenza del suolo e hanno affrontato direttamente in campo tutte le fasi colturali: la preparazione del terreno, la scelta dei materiali e l’elaborazione di concimi di qualità, il trapianto, le cure colturali , il riconoscimento delle principali malattie e il loro trattamento, la fertilizzazione con prodotti corroboranti.

Il percorso formativo si concluderà con la selezione dei prodotti estivi e con la messa a dimora dell’orto invernale.

La realizzazione delle attività è stata possibile grazie al centro riabilitativo C’era L’Acca di Fabriano che ha messo a disposizione circa 600 m2 di terreno e all’Unione Montana Esino Frasassi che ha contribuito all’installazione dell’impianto di irrigazione.