Olivi, aggiornamento marzo

Ennesima coda di inverno con siccità persistente, e chissà che ci riserva la primavera? In queste condizioni prolungate le nostre piante, che pian pianino dovrebbero riprendere la loro piena attività vegetativa, rallentano la crescita delle loro radici: che succede infatti? La pianta suberifica gli apici radicali per preservarli e renderli nuovamente funzionali appena si ripresenta un poco umidità e se il terreno non si umetta le radici fini tendono a morire. E’ quindi necessario fare qualcosa!

Normalmente vengono consigliate lavorazioni e rotture dell’inerbimento, soprattutto per rompere la risalita capillare dell’acqua e quindi un’ulteriore perdita dagli strati più bassi, ma sappiamo bene che nel lungo periodo non è la soluzione adatta, soprattutto perché comporta spesso rivoltamenti degli strati più alti e di dover ogni poche settimane intervenire di nuovo, con continua ossidazione dello strato più fertile; ma se proprio fosse necessario e voleste comunque adottare questa tecnica cerchiamo di utilizzare attrezzi leggeri, superficiali che appena rompono il cotico e incidono il crepacciamento. E per compensare questa lavorazione e la presenza di tagli e crepe potrebbe essere utile inserire una distribuzione di compost che copra le crepe e le lavorazioni. In questo  caso non si tratterebbe di una vera e propria concimazione organica, che invece va generalmente collocata meglio in autunno e con dosi sicuramente maggiori, ma si tratterebbe di investire del materiale vivo e ricco per compensare un temporaneo danno e riempire quei tagli fatti dalle lavorazioni. E non appena le piogge sopraggiungeranno e permetteranno la crescita di un inerbimento folto si potrà procedere con lo sfalcio dell’erba per adagiarla sopra il terreno così trattato. Per necessità (o a volte purtroppo solo per tradizione) poi in alcuni territori si continuerà a lavorare superficialmente, consigliamo anche in questo caso di attendere che il terreno sia in condizioni idonee e di usare attrezzi che semplicemente grattano, tagliano, rompono leggermente la superficie (erpeghine, traglioni, erpici a dischi leggeri, rompicrosta).

 

Ma negli areali dove si può evitare la lavorazione di cui sopra, piuttosto si può intervenire sfalciando l’erba prima del solito (quindi ora che ancora è bassa e non piove), magari distribuendo prima del letame maturo o del compost che verrà poi quindi coperto dalla biomassa dell’erba o rimescolato ad essa qualora si usassero trince invece che barre falcianti o rulli allettatori.

 

Ma la gestione dell’inerbimento dipende anche dalla presenza o meno di erbai da sovescio: in questo caso si consiglia di lasciar lavorare l’erbaio, farlo crescere quanto possibile e poi decidere come e quando terminarlo in funzione di piovosità, fase fenologica dell’olivo o dell’albero che si vuole stimolare, vantaggio che si vuole trarre dall’erbaio (picco di nutrienti ed energia biochimica a seguito di un sovescio, o protezione e portanza del terreno per più settimane e lenta degradazione della biomassa a seguito di uno sfalcio o di un allettamento?). 

E se dovessi ancora potare o avessi tutto il materiale di potatura a terra? Se il suo destino è quello di fermarsi in campo e non essere portato altrove per il compostaggio allora buona cosa potrebbe essere quella di fare un “giro unico”, spargendo il materiale organico se ho scelto di spargerlo, poi trinciando tutto insieme erba, tralci e rami, compost o letame per creare un mulching superficiale che protegge e copre, magari facendo pure uno spruzzo contemporaneo di microrganismi. In parte questo materiale verrà ossidato e si seccherà per la scarsa o nulla piovosità? Sì, ma avrò comunque ottenuto una copertura delle crepe e della risalita capillare fino alla prima pioggia e avrò attivato la degradazione del legno efficacemente.

Molto utili sono gli inserimenti di piante di supporto alla base dei filari o delle piante coltivate solamente per la biomassa che creano e che viene restituita al terreno per pacciamatura e nutrimento con periodici sfalci/tagli, ma questo è un altro capitolo e ne parleremo un’altra volta! Insomma il principio è che in generale la massa organica di qualità riempie, cura, struttura e favorisce anche il rinnovo delle radici.

 

Un aspetto importantissimo è quello del supporto nutrizionale in queste fasi: se il germogliamento e la ripresa vegetativa cominciassero in un periodo molto siccitoso, come è stata la primavera del 2022 ad esempio, le foglie avrebbero a disposizione pochissime risorse per la loro attività fotosintetica perché gli elementi necessari non sarebbero sufficientemente mobilitati (è il motivo ad esempio per cui già da 2-3 primavere viti e frutteti manifestano grandi segni di clorosi o altre carenze e germogliamenti stentati); con giornate eccessivamente calde per la fase fenologica in cui si trovano le piante, c’è il rischio che le foglie chiudano gli stomi e quindi mandino in blocco temporaneo la fotosintesi, questo soprattutto in estate, con conseguente minore energia a disposizione. Quindi serve supportare i nostri olivi alla ripresa vegetativa, che coincide con il periodo di febbraio o marzo a seconda delle latitudini: in questo periodo infatti si ha la differenziazione a fiore delle gemme sui rami di un anno, seguita da un’intensa attività vegetativa che ha il suo culmine con il pieno sviluppo delle infiorescenze.  E’ importante quindi anticipare I tempi di disponibilità degli elementi nutritivi e aiutando le piante già in sofferenza da siccità con dei supporti mirati. Come? Con corroboranti, preparati microbiologici e biofertilizzanti studiati ad hoc per ogni frutteto e fase fenologica in cui vengono utilizzati, sia fogliari che al suolo, nutrienti e stimolanti. Ribadiamo che questi trattamenti non sono sostitutivi di una corretta concimazione di base organica (letame, compost, erbai da sovescio, inerbimento spontaneo con grandi biomasse, residui di potature e cippati, ecc) e/o gestione degli inerbimenti, siano essi temporanei o permanenti, ma sono di grande aiuto!  

 

 

 

Articolo a cura di

Elisa DeCarli, tecnica e formatrice AOR